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Geminiano Montanari nacque a Modena il 1 Giugno del 1633 e e morto a Padova il 13 ottobre 1687. Dopo aver compiuto gli studi elementari in quella città, si recò in Austria, dove si laureò in giurisprudenza a Salisburgo nel 1656. La passione per le scienze naturali lo indusse ad abbandonare l'avvocatura, diventando, nel 1657, astronomo del Granduca di Toscana.
Nel 1661 ritornò a Modena, chiamato da Alfonso IV d'Este, con l'incarico di assistere il marchese Cornelio Malvasia nelle osservazioni astronomiche che quest'ultimo conduceva nella sua specola situata nella Villa di Panzano presso Modena. L'attività d'osservazione gli diede anche modo di diventare abilissimo nella costruzione di strumenti astronomici e di inventare il micrometro filare (1662), un dispositivo a fili sottili che posto nel fuoco del cannocchiale consente di misurare piccole distanze angolari in cielo.
Nel 1664 divenne professore di matematica all'Universita' di Bologna, dove rimase fino al 1678. La Repubblica di Venezia istituì a Padova, nel 1678, una cattedra di "Astronomia e meteore" e chiamò il Montanari a ricoprirla. Nel campo astronomico viene oggi ricordato per aver dimostrato la variabilità di alcune stelle, tra le quali Algol.
Egli fu anche attento e preciso osservatore di comete, tra le quali la cometa di Halley, le cui osservazioni furono utilizzate anche da Newton che lo cita nei suoi Principia.
A nostro parere, G. Montanari deve essere anche ricordato quale uno dei fondatori della moderna selenografia. Anzi, egli fu probabilmente il miglior cartografo lunare del XVII secolo. Grazie all'uso del micrometro, egli disegnò una splendida carta lunare, di gran lunga migliore di tutte quelle prodotte dai suoi contemporanei. Purtroppo, ancor oggi la carta del Montanari è poco conosciuta, ed è per questo motivo che la presentiamo in questa pagina.
Essa fu disegnata in undici sere consecutive, delimitando nell'immagine i confini degli undici fusi corrispondenti.
La qualità e la fedeltà dei particolari lunari riprodotti non è neppure confrontabile con le analoghe e fantasiose carte del suo tempo, estremamente imprecise e scarsamente aderenti alla realtà.
Carta lunare disegnata dal Montanari risalente al XVII secolo.
Montanari si occupò anche di idraulica, geologia, ingegneria, problemi monetari e di anatomia, fu tra i primi a praticare la trasfusione del sangue negli animali. Nelle sue frequenti polemiche demolì con vigore parecchie dottrine antiquate, prima tra tutte quella delle influenze astrologiche.
In molti scritti utilizzò lo pseudonimo di OTTAVIO FINETTI. A lui è dedicato un cratere selenico (lat 45°49′48″ S - 20°45′36″ W con un diametro di 77,05 chilometri).